
Nuovi arrivi e sfida al centro, in Forza Italia parte l’era Tajani
AGI – Inizia l’era di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia. Toccherà al Consiglio nazionale di Forza Italia votare il documento, con cui il Comitato di presidenza, una settimana fa, ha proposto la candidatura del coordinatore nazionale al ruolo finora occupato da Silvio Berlusconi. L’appuntamento è fissato all’hotel Parco dei principi di Roma. Lì si riuniranno i 213 componenti dell’organismo che raggruppa tutto lo stato maggiore del partito, allargato ai principali eletti (parlamentari, europarlamentari, governatori, coordinatori regionali, provinciali e cittadini, sindaci di citta’ con almeno 50mila abitanti, presidenti dei consigli regionali e capigruppo).
Tajani punta all’approvazione unanime del testo che lo indica come presidente ‘traghettatore’ fino al congresso che si terrà nel 2024. A poco più di un mese dalla morte del Cavaliere, Forza Italia quindi apre la fase post Berlusconi, sotto le parole d’ordine continuità e unità. Non che i malumori e le divisioni tra le varie anime del partito siano evaporati improvvisamente con il lutto.
Ma le ragioni di sopravvivenza del partito e del progetto politico dell’ex premier prevalgono e, almeno in questa fase, e il pragmatismo – nel solco della scuola ‘berlusconiana’ del farsi ‘concavo e convesso’ – impone a tutti di fare squadra attorno a Tajani, unica figura allo stato ad avere lo standing per assumere la guida di FI e cercare l’unità del partito.
Certamente, i più critici – come l’ex capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo, e il vice presidente di Montecitorio Giorgio Mulè (che interverrà all’assise) – si attendono che l’era Tajani si inauguri con un reale coinvolgimento di tutti, senza esclusioni.
Il programma della giornata
Intanto, domani la giornata si aprirà con una breve introduzione di Tajani, e, dopo la proiezione un filmato-tributo a Berlusconi, la parola andrà a sindaci, governatori e capigruppo. Il presidente del Ppe, Manfred Weber, sarà presente di persona al Parco dei principi per certificare il suo endorsement all’amico Antonio. L’approvazione del documento, oltre alla nomina di Tajani a presidente, prevede una modifica dello statuto per riconoscere – nero su bianco – a Berlusconi il ruolo di fondatore di FI.
Intanto, Ettore Rosato e Elena Bonetti hanno smentito le ricostruzioni riguardo a un possibile loro ingresso in Forza Italia. In realtà, per entrambi sarebbe in corso un dialogo con gli azzurri, dopo il malessere manifestato in Iv, certificato anche via Twitter da Rosato. Ma a piazza San Lorenzo in Lucina si ritiene inverosimile un eventuale ingresso di Bonetti, più probabile un avvicinamento di Rosato, dopo un periodo magari nel Misto.
Per quanto riguarda, invece, il nodo di un eventuale ruolo politico per Marta Fascina, il tema non sembra essere, allo stato, all’ordine del giorno. E sarebbe esclusa una partecipazione della compagna del Cavaliere al Conisglio nazionale. Mentre la ricomparsa di Gianni Letta, a un convegno alla Camera e alla messa in suffragio del Cavaliere a Roma, sembra essere di aiuto al progetto unitario di Tajani. Dopo la sua elezione, il Consiglio dovrebbe aprirsi al dibattito: l’assise si svolgerà a porte chiuse, ma i giornalisti potranno seguire in streaming i lavori.